SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI: MESSA A TERRA E DIFFERENZIALE

La normativa vigente obbliga che tutti gli impianti elettrici realizzati abbiano un sistema di impianto di terra o equivalente.
Per equivalente si intende un’impianto dove le apparecchiature collegate siano a doppio isolamento (cosa poco diffusa solo per qualche caso sporadico rispetto alla maggioranza degli impianti).

Generalmente gli impianti sono di tipo tradizionale e dovrebbero avere un’efficiente impianto di terra opportunamente installato e manutenuto da elettricisti esperti e autorizzati in materia.

Paolo Milazzo, elettricista di Roma, titolare di PDM Elettronica ci spiega come funzionano.

PRINCIPALI COMPONENTI DELL’IMPIANTO DI TERRA

Vediamo ora quali sono i principali componenti che formano un’impianto di terra efficiente e funzionale.

  • Condutture di terra
  • Dispersori di terra
  • Salvavita

Le condutture di terra sono tutti i cavi che compongono un’impianto di terra e generalmente transitano negli impianti elettrici nelle stesse canalizzazioni o in canalizzazioni separate. Sono obbligatoriamente di colore giallo verde e hanno generalmente la stessa sezione dei conduttori di alimentazione(per esempio 1,5 mmq se parliamo di un’alimentazione di un semplice punto luce tipo un ‘applique o un lampadario oppure 2,5mmq se parliamo di una normale presa di corrente tipo della lavatrice del frigorifero o della lavastoviglie).

L’esempio fatto vale per un’ambiente civile abitativo ma è altrettanto uguale per un ambiente di lavoro, quindi i conduttori di terra devono avere obbligatoriamente la stessa sezione del conduttore di fase.

I dispersori di terra sono quegli elementi che contribuiscono a scaricare eventuali dispersioni di energia verso terra. Essi sono costituiti da picchetti di terra inseriti nel terreno, da cavi di terra nudi posati generalmente intorno all’edificio tutti allacciati in appositi pozzetti dove sarà possibili fare controlli manutenzioni e misurazioni.

Il salvavita poi è quel componente che contribuisce a togliere tensione qualora ci fosse una dispersione nell’ impianto che alimenta ogni abitazione e attività.

Gli impianti di terra degli appartamenti o delle attività collocate nei condomini sono generalmente cosi realizzati:
dal picchetto di terra installato in apposito pozzetto transita un cavo gialloverde di sezione equivalente ai conduttori di alimentazione delle attività o degli appartamenti che va collegato su un’apposita morsettiera denominata collettore di terra a cui saranno collegati tutti gli immobili dello stabile e tutte le masse estranee(generalmente tubature principali del gas o dell’acqua).

Quindi tutte le abitazioni e attività saranno allacciati all’impianto di terra o tramite un proprio cavo che arriva al collettore oppure tramite un unico cavo che dal collettore transita sui piani dell’intero edificio e tramite apposite cassette e giunzioni saranno distribuiti per ogni utente.

L’impianto di terra è costituito poi da un’insieme di cavi che transitano in tubazioni sfilabili e faranno capo a tutte le prese, centri luci, condizionatori, forno, frigo, caldaia ecc ecc.

COME FUNZIONA l’IMPIANTO DI TERRA

Vediamo ora l’importante funzionamento dell’impianto di terra ad esempio per un’elettrodomestico.

quando inseriamo la spina nella presa di corrente facciamo si che oltre all’alimentazione dell’apparecchiatura ci sia un collegamento a terra della carcassa (involucro metallico).

Le prese delle abitazioni hanno 3 cavi (due di alimentazione denominate  “l” e “n” e uno di terra denominato “t”(quello giallo verde). La stessa cosa dicasi per le spine dei nostri utilizzatori, due cavi servono per alimentari gli apparecchi e uno serve per il collegamento a terra.

Se le parti elettriche di un’elettrodomestico si guastano e dovessero toccare la carcassa il salvavita provvede a togliere alimentazione inibendosi. Se questo collegamento a terra non fosse fatto a regola d’arte da un elettricista esperto o fosse addirittura inesistente, qualora ci fosse un problema a questa apparecchiatura, la tensione e corrente sarebbero presenti sull’apparecchiatura e la persona, toccandola, farebbe attraversare il suo corpo da una scarica elettrica, cosa molto pericolosa.

Inoltre, problema assai frequente, è la mancanza di collegamento tra l’impianto di terra condominiale e l’impianto delle attività e abitazioni.

COSA DICE LA NORMATIVA SUGLI IMPIANTI ELETTRICI

Gli impianti di terra sono regolamentati da diverse leggi e decreti:

La costruzione e la manutenzione per le abitazioni sono regolamentati dal DM 37/08 ex LEGGE 46/90.

La costruzione e manutenzione per i condomini e le attività sono regolamentati dal DM 37/08 EX LEGGE  46/90 dal DPR 462/01 e dal Dlgs 81/08 art 80 e art 86.

Tutti gli impianti di terra sia civili che lavorativi devono essere realizzati da Elettricisti o società installatrici autorizzati alla costruzione di impianti elettrici con abilitazione al DM 37/08 lettera A.

A fine lavoro l’elettricista o ditta installatrice è tenuto a rilasciare la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico che è composta dai seguenti documenti:

  • MODELLO DI.CO
  • VISURA CAMERALE (che attesta che la ditta che esegue i lavori è regolarmente iscritta in camera di commercio e ha le abilitazioni ad eseguire impianti elettrici)
  • SCHEMA DELL’IMPIANTO REALIZZATO (descrizione o disegno degli impianti elettrici)
  • PROGETTO ELETTRICO (in caso l’ambiente di lavoro superi i 200mq ,nel caso in cui la potenza impegnata superi i 6 kw , nel caso in cui sia classificato come ambiente medico ecc )
  • TIPOLOGIA DEI MATERIALI  ( documento che attesta che per quell’impianto realizzato i materiali sono conformi alle norme vigenti)

Fondamentale e obbligatoria è anche la verifica di messa a terra Dpr 462/01 eseguita periodicamente (ogni 2 anni o ogni 5 a secondo del tipo di attività) realizzata da enti proposti e certificati .

Non meno importante ( ma troppo spesso sconosciuta ai datori di lavoro) è la Manutenzione degli impianti richiesta e obbligata dal DLGS 81/08 art 86 dove un elettricista abilitato esegue misure e controlli su ttutto l’impianto elettrico rilasciando un’apposito REGISTO DI MANUTENZIONE  che attesta la buona funzionalità dell’impianto.

Detto registro, dopo essere compilato e firmato dall’elettricista, deve essere consegnato al datore di lavoro che lo conserva e lo esibisce su richiesta degli organi di controllo.