Come arredare e mantenere una casa in affitto

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Spesso si tende a pensare che andare a vivere in affitto sia facile. Dopotutto, non occorre pensare ai problemi della casa, all’arredamento, e a tutto ciò che concerne i lavori. Ma è davvero così? Uno studio pubblicato da https://www.uniaffitti.it afferma che, soprattutto nelle città universitarie, sono molti i problemi che affrontano gli inquilini quando si parla di gestione generale di una casa in affitto. Vediamo insieme quali!

Le spese di gestione di una casa in affitto

Tanto per cominciare, se si è in affitto in condominio, la rata mensile delle spese condominiali è sempre in carico all’inquilino. Tale spesa è molto variabile, si va da pochi euro a oltre 100, quindi non è possibile fare una stima precisa. Tuttavia, il locatario ha facoltà di incassare il canone mensile d’affitto inclusivo delle spese condominiali, e girarle in prima persona all’amministratore di condominio.

Inoltre, vale la pena ricordare che mantenere una casa in affitto significa anche dover pagare le bollette. Secondo una tabella stilata da Federconsumatori, e reperibile sul sito investireoggi.it, il costo medio del riscaldmento è di 164,90 euro al mese, a cui si sommano 52,80 euro mensili di luce e 40,60 euro al mese di gas per la sola cucina. Inoltre, la bolletta dell’acqua conta per 36,30 euro, mentre il telefono, compreso internet, circa 23,50 euro. Si arriva dunque a oltre 300 euro al mese, rate condominiali escluse.

Ma gli esborsi non finiscono qui: occorre pagare la TARI, che è pari a circa 43,90 euro al mese, e la TASI, anche se in questo caso, l’inquilino ne paga soltanto il 10%. Infine, la manutenzione ordinaria: alcune spese sono a carico del padrone di casa (come gli impianti elettrici, l’idraulica, la tinteggiatura ecc), ma queste no. Così facendo, sommando un costo medio del condominio di circa 95 euro, i costi finali arrivano a circa 500 euro al mese, a cui ovviamente va aggiunto il costo dell’affitto.

Ecco quindi che vivere in affitto ha un costo che supera agevolmente i 1000 euro al mese, una cifra da tenere decisamente in considerazione qualora si decida, ad esempio, di andare a studiare fuori sede, oppure che siate genitori di figli che vogliono provare questa vera esperienza di vita. Molto gratificante da una parte, ma dall’altra si può rivelare un vero salasso.

L’arredamento

E per quanto riguarda l’arredamento? Certo, molto spesso una casa in affitto è già ammobiliata, e ciò riduce drasticamente i costi. Ma ci sono anche degli svantaggi, tanto per cominciare i mobili presenti possono non essere di vostro gradimento. E se invece avete già voi dei mobili, ma la casa in cui andate ad abitare è già arredata? Qui le cose si complicano, potreste chiedere al padrone di casa se ha la possibilità di togliere i mobili presenti, ma in caso di risposta negativa non vi resta che vendere tutto, oppure pagare a parte l’affitto di un garage o di un piccolo magazzino.

Se invece la casa in cui avete deciso di andare a vivere in affitto non è arredata, beh dovrete pensarci voi. Anche in questo caso ci sono una serie di domande da porsi: prima di tutto, quanto spendere per arredare una casa in affitto? Se pensate di doverci abitare per diversi anni, allora potrete investire anche un discreto budget, in modo da avere comunque una casa accogliente e di vostro gusto. Se invece pensate di viverci per poco tempo, giusto gli anni degli studi o di un lavoro temporaneo, allora potrete risparmiare, e dedicarvi a trovare persino mobili usati, che grazie ai numerosi marketplace presenti su internet non sono per niente difficili da trovare.