Elettropompe autoadescanti: cosa sono e come funzionano

Recuperare l’acqua all’interno di un pozzo per irrigare orti, giardini e vasti campi aperti diventa molto semplice utilizzando una macchina adatta, ovvero l’elettropompa autoadescante, che viene sempre più utilizzata da giardinieri non solo professionisti, ma anche alle prime armi.

Come funziona esattamente e cosa la rende diversa dalla tradizionale pompa? Vediamo, quindi, tutti gli aspetti più interessanti, il funzionamento, le caratteristiche, le numerose applicazioni e i vantaggi che offre questa efficace macchina oggi sempre più acquistata, anche online, come su idrotermstore.it.

Elettropompe autoadescanti: caratteristiche generali

In commercio si trovano molte pompe appositamente progettate per consentire lo spostamento rapido dei liquidi, senza con questo compiere il minimo sforzo fisico.

Si tratta di strumenti in grado di sopportare anche carichi di lavoro intensi, che differiscono fra loro soprattutto per portata e prevalenza. Questi due parametri indicano rispettivamente la quantità di litri che la macchina riesce a movimentare in un determinato arco di tempo e il dislivello massimo che il liquido può superare grazie, appunto, alla potenza della pompa.

L’assortimento delle pompe oggi è abbastanza vasto e variegato e comprende anche le elettropompe, così chiamate perché equipaggiate con un motore elettrico. Si precisa che queste macchine riescono a funzionare in maniera sommersa o in superficie.

In quest’ultimo caso possono essere anche autoadescanti, ovvero appartenere ad una sottocategoria di quelle centrifughe. Si tratta, più nel dettaglio, di macchine molto semplici da installare e utilizzare, oltre che in grado di spostare l’acqua attraverso un girante spinto verso la mandata della pompa.

Funzionamento dell’elettropompa autoadescante

L’elettropompa autoadescante, in particolare, presenta una bocca di aspirazione, all’interno della quale entra il liquido per poi essere convogliato verso la mandata della pompa. In buona sostanza l’autoadescamento rappresenta la capacità della macchina di aspirare l’aria che si trova nella condotta durante la fase dell’avvio.

Il corretto funzionamento di ogni elettropompa autoadescante richiede comunque alcune accortezze. Al primo avvio, infatti, bisogna riempire il corpo della pompa con l’acqua. Per compiere questa operazione si può sfruttare l’apertura superiore. Immediatamente dopo l’accensione si genera una turbolenza che crea un’elevata depressione in grado di aspirare l’aria presente dentro alla condotta.

Dopo che avviene la miscelazione con il liquido all’interno nella pompa, l’aria riesce a separarsi e ad uscire dalla mandata. Intanto il liquido, essendo più pesante dell’aria, cade per tornare a circolare. Quando l’aria sarà completamente eliminata, l’elettropompa riprende il suo regolare funzionamento.

Elettropompa autoadescante e pompa centrifuga

Durante l’accensione dell’elettropompa autoadescante si notano alcuni vantaggi rispetto a quelli che vengono offerti dalla classica pompa centrifuga.

Una pompa con motore elettrico assicura di certo una grande praticità. Quest’aspetto dipende proprio dall’autoadescamento, oltre che da una maggiore altezza di aspirazione, valore dato dalla distanza fra la superficie dell’acqua e la bocca d’ingresso della pompa.

A questo riguardo le tradizionali pompe centrifughe riescono ad aspirare i liquidi in maniera limitata, ovvero ad un’altezza massima di 6 metri. Diversamente, i modelli autoadescanti possono sfiorare anche 8 metri e per questo si prestano per portare a termine con successo movimentazioni più complesse.

Utilizzo delle pompe autoadescanti

Le pompe autoadescanti oggi trovano larga diffusione e vengono infatti utilizzate per svariati impieghi, in quanto abbastanza versatili. Bisogna inoltre considerare che queste macchine possono trattare non solo acqua, ma anche ogni genere di liquido e pertanto si prestano per essere installate in contesti agricoli, industriali, edili e anche domestici.

Naturalmente un modello non vale l’altro e presenta caratteristiche tecniche da adattare al caso specifico. In fase d’acquisto, quindi, bisogna verificare per quale impiego e le tipologie di liquidi per i quali la pompa autoadescante è stata progettata, per essere sicuri di comprare un modello in linea con le proprie aspettative.

Le versioni più diffuse e vendute sono in genere quelle che permettono di prelevare l’acqua presente all’interno dei pozzi, serbatoi e cisterne, in modo da utilizzarla per l’irrigazione di orti e giardini. L’acqua che viene movimentata con un’elettropompa autoadescante serve anche per alimentare alcuni elettrodomestici, aspetto che consente di abbattere il consumo idrico potabile e quindi di ridurre i costi in bolletta.

Pompe autoadescanti: altre considerazioni

Quando si presenta l’esigenza di svuotare locali allagati o contenitori (qui un articolo dedicato alle alluvioni in Italia, sempre più frequenti), si consiglia di usare elettropompe sommerse, così chiamate perché si azionano nel momento in cui vengono immerse nel liquido che bisogna drenare. Queste macchine rappresentano una buona soluzione anche per eliminare liquidi da piscine, cantine, laghetti o piccoli cantieri.

Occorre precisare che il settore delle elettropompe sommerse è piuttosto ampio e infatti le macchine vanno scelte con molta attenzione, perché non tutte riescono a lavorare efficacemente alla stessa profondità.