Come funziona il Flessometro: i trucchi per utilizzarlo in modo strategico
Tra i tanti strumenti di misura utili che si possono trovare nelle ferramenta, una menzione particolare va sicuramente fatta al flessometro.
Vediamo nel dettaglio come è fatto e come funziona.
Come’è fatto un flessometro
Il flessometro, chiamato anche metro a nastro o rotella metrica, è un piccolo strumento di misurazione utilizzatissimo da professionisti e da privati, durante varie attività di fai da te, bricolage e lavori di diverso genere. Questo apparecchio ha la funzione essenziale di misurare le lunghezze. Questo strumento è costituito sostanzialmente da un nastro flessibile sul quale è tracciata (incisa o disegnata) una scala graduata. Talvolta questa è rappresentata sia da un lato che dall’altro, in modo da poter usare indistintamente entrambi i lati del flessometro.
Il nastro metallico flessibile è contenuto in un involucro di solito fatto di plastica resistente, con inserti gommati utili per aumentare il grip durante l’utilizzo. In molti casi la cassa esterna presenta una clip metallica, utile per agganciare lo strumento alla cintura durante il lavoro, e un pulsante di bloccaggio del nastro, messo in posizione comoda. I flessometri digitali hanno in aggiunta anche un display per visualizzare la misurazione con alta classe di precisione.
All’interno di questa scatola, corpo principale del flessometro, sono contenute una rotella metrica con il nastro in metallo spesso acciaio inossidabile e spesso 0,1-0,15 millimetri, e una molla utile per la funzione si arrotolamento automatico. Di norma un pulsante sul lato dello strumento permette di arrotolare in tutta facilità il metro. I metri a fettuccia metallica (un altro sinonimo di questo strumento) che sono presenti in commercio di solito hanno una lunghezza che va dai 2 ai 10 metri, con una risoluzione che parte da 1 millimetro.
I segreti del metro a nastro che non tutti conoscono
Il flessometro ha alcune particolarità che tutti hanno sicuramente notato, ma di cui pochi in realtà conoscono le funzionalità. La prima di queste è la leggera curvatura che c’è lungo la sua sezione: questo piccolo dettaglio è quello che permette allo strumento di restare ben rigido e teso quando è srotolato. È grazie alla leggera curvatura della sua sezione metallica, infatti, che questo tipo di misuratore può essere usato come una riga.
Il secondo dettaglio di questo strumento che tutti hanno notato, ma che non tutti sanno usare correttamente, è la staffa a “L” con cui termina il capo libero del nastro metallico. Questa estremità si chiama “calciolo”. Questo particolare ha essenzialmente due scopi. Il primo è quello di fungere da fermo durante l’arrotolamento del nastro. Il secondo è invece quello di avere un fermo e un punto di riferimento che coincide con l’inizio della scala e che quindi faciliti le misurazioni. La staffa infatti si ancora facilmente a tavole e altre superfici.
Il calciolo in molti casi ha anche una fessura centrale di misura variabile. Questa serve ad agganciare in caso di necessità il metro metallico con un chiodino o una vite, per tenere fermo lo strumento quando si prendono misure da soli. La staffa a L in metallo ha anche la particolarità di traballare al tatto: questo non è un difetto o il risultato dell’usura, ma il frutto di una scelta. Questa lieve mobilità della staffa permette, infatti, di dare all’utilizzo dello strumento una certa tolleranza, che permette di misurare in modo ancora più preciso al millimetro.
Un piccolo dettaglio che si può notare nel flessometro è l’indicazione di una misura sul bordo della scatola dello strumento. Questo dato fornisce indicazione sulla lunghezza dell’involucro della scatola stessa: questa informazione è utile per misurare delle lunghezze, semplicemente aggiungendo alla misura indicata sul nastro quest’ultima. Questa funzione è importante per esempio per misurare in tutta comodità anche in condizioni scomode, come negli angoli o negli spazi angusti.
Come funziona il flessometro?
Anche se l’utilizzo è semplice e intuitivo, molti si chiedono “come funziona il flessometro”, specialmente notando le sue particolarità. Quando si ha bisogno di utilizzare questo metro a nastro si deve partire innanzitutto liberando la frizione, ovvero il blocco dell’apparecchio. Di solito sul corpo dello strumento è presente una leva o un pulsante che libera il nastro. É importante ricordare di togliere questa funzione prima di tirarlo, per evitare di usurare precocemente lo strumento. A questo punto il nastro va srotolato tirando il capo libero, il che va fatto con una certa dolcezza.
Una volta raggiunta la lunghezza che si desidera, la funzione di frizione va tirata, così da impedire alla molla interna di richiamarlo all’interno dell’arrotolatore. La misura si legge a fianco del corpo del flessometro, poiché l’inizio della scala coincide con l’estremità libera del nastro, cioè il calciolo. Il primo centimetro (come si nota evidentemente anche all’occhio) sembra più corto degli altri, questo perché è necessario tenere conto dello spessore del metallo all’estremità, per raggiungere il centimetro perfetto.
Una volta terminata la misurazione bisogna sbloccare la frizione e ri-arrotolare il nastro, sempre con dolcezza, per evitare usura, scuotimenti eccessivi della sezione (quindi il danneggiamento dello strumento) e di farsi male. Va infatti ricordato che i metri a fettuccia metallica vanno trattati con attenzione, poiché l’acciaio ha la tendenza ad allungarsi e piegarsi in modo permanente, accorciando o allungando il nastro e sfasando le misurazioni.
La nuova generazione di flessometri: l’era del digitale
Nell’era dell’innovazione e della tecnologia, non si poteva non aggiungere al classico e comodo flessometro una funzione digitale. Ecco quindi che nasce il flessometro digitale uno strumento pratico, come sempre, che in questo modo non fa che aumentare la sua classe di precisione. Il metro digitale, a differenza del classico metro a nastro avvolgibile è dotato sul corpo principale di un display LCD di facile lettura che fornisce la misurazione nel dettaglio, compresa o meno la lunghezza dello strumento.
Il dispositivo elettronico contenuto è capace in molti modelli di memorizzare le misurazioni, semplicemente premendo un pulsante. In base alle impostazioni è possibile visualizzare la dimensione in differenti unità di misura: siano essi piedi, pollici, metri, o altre unità metriche. In alcuni casi è anche possibile aggiungere delle misurazioni personalizzate. L’accensione e lo spegnimento dello strumento possono essere automatici con l’estrazione e l’arrotolamento del nastro, oppure su comando di un pulsante.
Il flessometro è uno strumento sempre utile e che di solito dura praticamente tutta una vita, almeno che non lo si lasci in mano dei bambini (che ne sono particolarmente attratti). Proprio per questo motivo, quando se ne acquista uno per casa o per il lavoro, è sempre opportuno sceglierne uno di qualità e, perché no, ancora meglio digitale.