Arredamento: come illuminare la propria casa
Qual è la soluzione migliore per la propria casa? Lampade classiche o lampadari moderni? Vediamo insieme i principali pro e contro delle varie soluzioni.
Nella scelta dell’arredamento domestico non manca una lunga riflessione sulla scelta delle lampadine per la casa.
La scelta può sembrare semplice, ma negli ultimi anni sono stati individuati e inventati diversi modi per illuminare gli ambienti, oltre alla classica lampadina.
Gli aggiornamenti nel campo hanno portato a numerosi miglioramenti, non solo per quel che riguarda il risparmio energetico ed economico, ma anche nel modo di arredare la propria abitazione.
Vediamo insieme quali sono le tecniche di illuminazione più utilizzate e come scegliere le lampade per la propria casa.
Quali sono i tipi di lampadine?
Dopo decenni di utilizzo di poche tipologie di lampadine che consumano troppo e hanno vita breve, si è fatto un passo avanti, trovando nuove tipologie di lampadine elettriche che non solo permettono un risparmio energetico, ma hanno anche un ciclo di vita superiore agli standard a cui siamo stati abituati.
La tipologia classica è quella delle lampade a incandescenza, che sono quelle che utilizziamo in casa da sempre.
Il loro funzionamento si basa sul fenomeno dell’incandescenza e producono luce quando il filamento di tungsteno al loro interno riceve corrente elettrica e si surriscalda.
Tale modello, in realtà, sarà lentamente sostituito, tanto che l’Unione Europea ne sta gradualmente vietando l’uso tranne che per alcuni elettrodomestici particolari. La loro vendita continuerà fino ad esaurimento scorte.
La scelta è dovuta all’elevato consumo, infatti tale lampada trasforma in luce solo il 5% dell’energia che assorbe, il restante 95% viene disperso come calore.
Dalle lampade a incandescenza derivano varie tipologie dal funzionamento simile, tra cui la più utilizzata in casa, la lampada alogena.
La differenza tra le due sta nel fatto che queste ultime emettono dei raggi ultravioletti pericolosi per l’occhio umano e, in alcuni casi, anche per la salute.
Anche queste sono ormai in disuso, in quanto recentemente l’U.E. si è mossa anche nei loro confronti.
Infine, la novità assoluta sta nella diffusione delle lampadine a LED, ovvero delle lampade che sono costituite da LED e che si basano sull’uso di diodi alimentati da un circuito elettronico.
Sono quelle che consumano meno, hanno meno conseguenze e durano di più, arrivando anche a 15 – 20 anni.
L’unica pecca, al momento, è il costo della singola lampada.
Andiamo a vedere adesso quali sono le opzioni di arredamento e come scegliere l’illuminazione della casa che fa per te.
Pro e contro delle lampadine a incandescenza
L’opzione utilizzata da più tempo è quella della lampada a incandescenza.
Oggi questa opzione risulta sconsigliabile in quanto, come abbiamo detto, ha bisogno di un elevato consumo di energia elettrica, che potrebbe essere evitato.
Tale consumo porta, poi, ad una serie di conseguenze che possono influenzare la scelta della modalità di illuminazione domestica.
Innanzitutto, tra i contro c’è da tenere in considerazione che il consumo elevato di elettricità agisce in due direzioni: solo una piccola percentuale di ciò che assorbe viene trasformata in energia, inoltre il consumo aumenta nella fase di accensione, in cui il filamento ha bisogno di maggiore energia.
Inoltre, proprio per questi motivi, la durata di vita di queste lampadine è breve e corrisponde a circa 1000 ore di utilizzo.
Nel complesso, l’utilizzo di lampade a incandescenza per illuminare l’abitazione non sembra la soluzione migliore, anche perché sul lungo periodo è la più costosa.
I pro di tale scelta, invece, risiedono nella classicità di tali soluzioni, infatti da sempre ci affidiamo a lampadari che ne fanno utilizzo.
Tra l’altro, poi, si è diffusa la tendenza delle lampade a incandescenza vintage, che va di pari passo con questa scoperta dello stile antico e ha anche un positivo effetto estetico.
L’alternativa dei LED a basso consumo
L’alternativa preferita degli ultimi anni, come abbiamo detto, è quella delle lampade basate sull’uso dei LED.
Affidarsi a questa soluzione ha un unico, grande, contro: il prezzo d’acquisto della singola lampadina.
Ha, però, un risvolto positivo, in quanto sul lungo termine permette di risparmiare.
In primis, l’acquisto delle lampadine sarà meno frequente, data la durata di vita di cui abbiamo parlato.
Inoltre, permette di risparmiare di parecchio sulla bolletta.
Le lampade a LED sono quindi utilizzabili sia come lampade d’arredo moderne, che come scelta per l’illuminazione delle stanze.
Anzi, molti scelgono di approcciarsi all’arredamento con una nuova tendenza, quella di illuminare la propria casa senza lampadari.
Oltre all’uso delle plafoniere, i classici lampadari a soffitto oggi contenenti delle lampade a LED, si diffondono sempre più dei lampadari non convenzionali, che non definiremmo mai come tali.
Idee di questo tipo riguardano l’installazione di faretti o l’uso di strisce led applicate sui muri della stanza.
Per applicare al meglio tali soluzioni, è sempre meglio affidarsi alle mani di esperti.
Esistono varie aziende che si occupano della vendita e dell’installazione di lampade led in spazi pubblici e/o privati.
Ma soprattutto, esistono sempre più light designer che si occupano non solo di vendere, ma anche di giocare e arredare con l’illuminazione, ottenendo risultati fantastici. Eccone alcuni esempi:
Scegliere l’illuminazione per ogni stanza
Una volta valutate le opzioni presenti sul mercato, rimane da scegliere quale fa al caso vostro.
Sicuramente la prima regola è quella di seguire il proprio gusto personale.
Tipo di Lampadina: | Ideale Per: | Luce Irradiata: | Rapporto qualità/prezzo: |
Incandescenza | Soffitto Basso, Stanza piccola | Fascio luminoso poco ampio | Lampadina poco costosa, consumo superiore |
Led | Spazi Grandi | Fascio luminoso ampio | Lampadina più costosa, consumo inferiore |
Successivamente, bisogna valutare quale soluzione sta meglio nella propria abitazione.
Sicuramente, le modalità di applicazione elencate per i lampadari a led sono utili nel caso di soffitti molto bassi o di spazi molto ampi.
In particolare i lampadari non convenzionali o le strisce LED si sposano perfettamente con stanze molto grandi, soprattutto per il fascio di luce che propagano.
Per l’uso di lampadine a incandescenza, invece, bisogna tenere in considerazione che per raggiungere la luminosità adeguata per le operazioni quotidiane è necessaria un’elevata potenza e illuminazione, quindi potrebbe esserci bisogno di un numero maggiore di lampadine, con la conseguenza di un maggiore consumo.
La scelta più adeguata quindi sarebbe quella di utilizzarle per stanze piccole, ma resta comunque il fatto che in quest’ultimo caso si può sempre pensare di scegliere delle lampadine anche decorative.